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L'aria che tira, Chirico sta con Nordio: "Basta sputta****ento"

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Carlo Nordio ha annunciato una “profonda revisione” delle intercettazioni e soprattutto una maggiore vigilanza sulla diffusione “arbitrata e impropria”, che spesso trasforma lo strumento al servizio di pm e polizia giudiziaria in una micidiale “delegittimazione personale e spesso politica”. Ospite a L’aria che tira, su La7, Annalisa Chirico ha commentato la presa di posizione del ministro della Giustizia, che ha spaccato a metà l'opinione pubblica ma anche quella politiica. 

 

 

“Ricordiamo che Nordio - ha esordito - è stato sostituto procuratore di Venezia all’epoca dell’inchiesta Mose. Fecero tantissime intercettazioni che portarono a condanne vere per corruzione, ma nessuna di quelle intercettazioni finì sui giornali. Questo perché sono uno strumento di ricerca della prova, non un mezzo di prova: ritengo che quando necessario davvero debbano essere nella disposizione del pm e della polizia giudiziaria, non del pubblico dominio. Spesso invece hanno un carattere pruriginoso, di puro gossip mediatico”. 

 

 

La Chirico è stata poi ancora più categorica quando ha parlato di “sputtanamento delle persone” perseguito tramite la pubblicazione sui giornali di intercettazioni non rilevanti a livello penale. “Penso che un paese civile - ha dichiarato - debba porsi come obiettivo di evitare ciò. Quando poi si scopre che i protagonisti delle intercettazioni non sono condannati… gli aspetti privati dovrebbero rimanere tali”. 

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