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Prima della Scala, fango della "Stampa": "Destra all'Opera, il sapore del potere"

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"La destra all'Opera" titola la prima pagina de La Stampa. "Mai visto tanto governo a una prima. 'Spero che l'abito sia all'altezza' dice Meloni arrivando al teatro vestita in Armani blu notte poi si fa un selfie con l'orchestra", si legge nel sommario. Al quotidiano diretto da Massimo Giannini, tutta questa destra alla prima del teatro più importante d'Italia deve dare parecchio fastidio. Nell'articolo, infatti, si scrive che in quella dichiarazione di Giorgia Meloni, "c'è tutto il sapore della prima 'prima' della destra al potere, un frullato di orgoglio, emozione e preoccupazione per essere entrati finalmente nel salotto buono, e dall'ingresso principale. I barbari hanno espugnato il Tempio e si capisce che intendono restarci, con una disinvoltura un po' impacciata però sorridente". Ma "gli applausi", si sottolinea, "sono tutti per Sergio Mattarella". Certo, non per la premier. 

 

 

Ma non finisce qui. Il fango de La Stampa continua così: "I suoi sembrano tutti soddisfattissimi. Viene in mente Leone X Medici, quello che diventò Papa dicendo: 'Dio ci ha dato il pontificato, godiamocelo'. E infatti. Mai visti o quasi risalire da Roma con orgogliosa sicurezza tanti nuovi potenti: già è inusuale che il presidente del Consiglio venga alla Scala se c'è quello della Repubblica (unico precedente a memoria di cronista nel 2011, con l'accoppiata Napolitano-Monti), ma poi sono arrivati anche quello del Senato, Ignazio La Russa, peraltro milanese, e quattro-ministri-quattro, Gennaro Sangiuliano, Elisabetta Casellati, Anna Maria Bernini e Adolfo Urso".

 

 

Cosa ci sia di strano lo capisce solo Giannini. "Visto che è a Milano anche la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, il palco reale risulta affollato come la metropolitana all'ora di punta. Alla fine, il cerimoniale trova la soluzione: al centro ovviamente Mattarella con la figlia Laura, sempre molto signora, scusate la parolaccia; alla loro destra, von der Leyen e il sindaco Beppe Sala padrone di casa; a sinistra, La Russa e, appunto, Meloni. Tutti sorridenti". Quindi l'affondo finale: "Quanto a Giorgia, appariva contenta e anche cantante in 'Fratelli d'Italia', insolitamente accennato anche in platea, sarà il nuovo clima sovranista".

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