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Cacciari, lezione alla sinistra: "Arroganti, tutti professori. La Meloni invece..."

 Massimo Cacciari

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Massimo Cacciari torna a criticare il Partito democratico. Dopo le elezioni che hanno visto il centrodestra vincere, i dem sono allo sbando. E i sondaggi lo dimostrano. La soluzione? Per il filosofo "la sinistra si salva solo se affronta sul serio la questione sociale. Dovrebbe essere il cuore del suo agire". In sostanza secondo Cacciari "il Pd deve ritrovare il contatto con le masse" ed "essere credibile nelle proposte". Non è un caso che ormai gli operai votino a destra: "Oggi - conferma raggiunto da Repubblica - la destra, guadagna proprio dove la sinistra ha sbaraccato".

 

 

Non solo, perché Cacciari non può fare a meno di notare una certa supponenza tra i dem. Supponenza che non caratterizza Giorgia Meloni. "Lei - spiega l'ex sindaco di Venezia - cerca di essere umile perché percepisce la delegittimazione che investe il sistema politico. Invece a sinistra tutti professori, e più perdono più diventano arroganti".

 

 

Che il congresso per scegliere un nuovo segretario sia la giusta direzione, Cacciari non ne è certo: "Non mi appassiono alla contesa. "Trovo sbagliato il metodo. Servirebbe una discussione radicale", liquida la sfida apertissima tra Stefano Bonaccini ed Elly Schlein. In caso contrario il rischio è sotto gli occhi di tutti, ossia "quello di diventare una sorta di Partito d’Azione o di Partito radicale" e questo "non può essere il destino di un partito di massa". Partito - conclude - che in via teorica discute di "disuguaglianze, precarietà, lavoro femminile, di cosa credete che discutono le masse?". 

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