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DiMartedì, Sallusti zittisce la Bompiani: "Parli per lei"

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Volano stracci a DiMartedì. Nella puntata del 6 dicembre in onda su La7 lo scontro è tutto tra Ginevra Bompiani e Alessandro Sallusti. A prendere per prima la parola nello studio di Giovanni Floris è la scrittrice che parla delle "gravità" all'interno della Manovra. Tra queste il reddito di cittadinanza, le ong e i rave party. Ma il meglio di sé la Bompiani lo dà sull'innalzamento al tetto del contante: "Il problema è che l'italiano in Italia è considerato un delinquente in potenza, quindi se gli metti cinque centesimi in tasca, lui corrompe il suo vicino oppure gli ruba i cinque centesimi oppure li usa per pagare qualcuno in nero".

 

 

Frasi che non piacciono al direttore di Libero, che subito interviene: "Parli per lei". "Andiamo dai... - replica la scrittrice -. Questa è una battuta anche al di sotto di lei". "Io non mi sento ladro, non so lei", sbotta Sallusti mentre la Bompiani continua a dire che "l'italiano è considerato un delinquente".

 

 

Solo qualche settimana fa, sempre ospite di Floris, la Bompiani se l'è presa con il governo per il braccio di ferro sui migranti. "Io ho una mia idea - ha detto - la Meloni continua a prendere le distanze dal nazismo, dal fascismo, dalle leggi razziali, dice che sono una vergogna... ma le leggi razziali si rivolgevano agli ebrei, i quali per fortuna non sono più il popolo di allora, sono un popolo forte con uno Stato forte, molto ben armato e molto attento alle offese. Ora i perseguitati dagli Stati e in particolare dai fascismi nuovi - chiamiamoli come vogliamo - non sono più gli ebrei, sono i migranti".

 

 

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