Soumahoro muto? "Dove aveva piazzato i migranti sua suocera": lo scandalo deflagra
Continuano a emergere dettagli sconcertanti sulla Karibu, la coop che era presieduta dalla suocera di Aboubakar Soumahoro, il deputato che si è autosospeso dal gruppo parlamentare Verdi-Sinistra Italiana. Stando a quanto riportato da Il Giornale, nel 2014 la coop aveva sistemato i “suoi” migranti all’interno di un hotel di Latina che era stato dichiarato fallito un anno prima.
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Si tratta del de la Ville, che all’epoca era un quattro stelle: nonostante ciò fu sottoposto a fallimento nel 2013 a causa delle istanze di tre creditori. In teoria la struttura sarebbe dovuta essere affidata a un curatore fallimentare per poi essere venduta in un’asta pubblica a nuovi proprietari: in pratica una società privata continuò ad affittare le camere dell’hotel ai turisti. È in questo scenario che, come evidenziato da Il Giornale, si inserisce la Karibu, che avrebbe sottoscritto un contratto di locazione per accogliere i migranti: tutto ciò sarebbe avvenuto senza nessun tipo di controllo o contestazione.
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A confermare la situazione surreale (e illegale) all’interno della struttura sono le recensioni lasciate su Tripadvisor da alcuni clienti tra il 2016 e il 2017, periodo in cui turisti e migranti si sono sovrapposti. “La struttura - si legge in una recensione riportata da Il Giornale - ospita al momento 96 migranti maschi e giovani che gironzolano per hall e corridoio. Aiutano i gestori nei lavori”. “Cari signori - accusa un altro cliente - se avete deciso di guadagnare con questa povera gente chiudete la porta al pubblico. Abbiate almeno la dignità di avvisare le persone che arrivano”.