Soumahoro, bomba di Formigli: "Mi erano arrivate certe voci..."
Da quello che doveva rivoluzionare il Parlamento con i suoi stivali da lavoro, Aboubakar Soumahoro è finito per autoespellersi. Il caso è ormai noto e a parlarne c'è Corrado Formigli. Il conduttore di La7 lo ha ospitato a PiazzaPulita nel giorno del suo addio a Verdi-Sinistra italiana. Uno scoop se si considera che il deputato avrebbe potuto difendere sé e la sua famiglia dalle accuse che ricadono sulle loro cooperative. E invece l'ospitata è stata un vero e proprio boomerang. "Non conoscevo Soumahoro prima dell’intervista a Piazzapulita. Per varie ragioni non era mai stato ospite del programma. Quando l’ho incontrato, a pochi secondi dalla fatidica lucetta rossa che segna l’inizio della diretta, ho pensato: quest’uomo è completamente solo", esordisce sulle colonne di Elle.
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Per Formigli il parlamentare è sotto attacco incrociato: "Attaccato e deriso dalla destra, abbandonato di colpo dalla sinistra". Eppure, è qui è la critica, è "troppo facile". Soumahoro comunque non è indagato. Ma stando a quanto ha ammesso lui stesso, non è un mistero che sapesse almeno in parte quanto stava accadendo nelle coop. "Certamente consapevole degli stipendi non pagati e dei diritti negati a lavoratori e migranti nell’azienda di moglie e suocera, non era un grosso enigma da indagare - ammette lo stesso giornalista -. Confesso che più volte, nell’ultimo anno, mi era giunta voce di malumori e contraddizioni, di lamentele nel mondo sindacale pugliese, l’epicentro della sua tumultuosa ascesa. Si parlava di un uomo spregiudicato, accentratore, troppo ambizioso. Che aveva costruito un sindacato, la Lega Braccianti, a suo completo servizio".
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Non è bastato neppure questo a far cambiare idea al conduttore, convinto che Aboubakar fosse "l’anti Salvini afro-italiano, autobiografia del ghetto e del suo riscatto. Per questo è stato candidato dalla sinistra radicale". E proprio a questa sinistra Formigli non manca di lanciare frecciate: "Forse a sinistra, oltre a rimettere piede nei territori, dovrebbero cominciare a parlare di idee. E le galosce, casomai, indossarle dopo".