Bruno Vespa smonta Soumahoro: "Non basta un paio di stivali"
Il caso Soumahoro è al centro della discussione da Nicola Porro, a Quarta Repubblica, su Rete 4, nella puntata del 28 novembre. Ospite in studio c'è Bruno Vespa che sulla vicenda ironizza: "Bonelli e Fratoianni si sono presi un bel rischio, se mia moglie e mia suocera avessero fatto questo e io non lo sapessi a me non credereste". Quindi più serio, fa una critica alla sinistra che lo ha candidato: "Rischiamo di costruire dei miti che poi non si rivelano tali", osserva il direttore di Porta a porta. "Non bastano un paio di stivali, sono un simbolo ma non bastano. Per la sinistra era un simbolo perfetto ma da maneggiare con cura".
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Anche Daniele Capezzone, ospite fisso di Porro in tv, insiste sul paradosso di questa vicenda: "Se costruissi una carriera politica sui gay e poi si scoprisse che mia moglie e mia suocera producono materiale omofobo", spiega, sarebbe uno "sput***amento totale. Dal punto di vista politico è uno sput***amento totale".
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"Con il caos che ha causato Soumahoro ha danneggiato la causa che sosteneva, indebolendo la lotta in difesa degli ‘ultimi’. La credibilità del Soumahoro politico è venuta meno creando confusione", aveva sottolineato ieri Maurizio Gasparri. "Per quanto riguarda gli ingressi degli stranieri e lo sfruttamento del loro lavoro resto fermamente convinto che si debba diminuire il numero degli sbarchi nel nostro Paese, per poter così offrire agli immigrati che dovessero entrare in Italia in numero limitato una condizione di vita accettabile".