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Otto e mezzo, "gli evasori fiscali votano": lo sfregio di Scanzi alla Meloni

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"Perché pensare a una norma che toglie l'obbligo del Pos sotto i 60 euro?": Lilli Gruber ha posto questa domanda ad Andrea Scanzi a Otto e mezzo su La7. Al centro del dibattito la manovra, con particolare riferimento alla misura, ancora allo studio, sui pagamenti digitali. "Perché gli evasori fiscali votano - ha risposto il giornalista del Fatto Quotidiano - non so se questa manovra sia il massimo che si potesse ottenere". Secondo lui, però, non sarebbero state mantenute delle promesse importanti: "Nordio aveva garantito che non ci sarebbero stati tagli sulle carceri e invece ci sono stati".

 

 

 

Tornando alla misura sui pagamenti elettronici, Scanzi ha detto: "Queste norme vanno verso l'agevolazione degli evasori". Poi, rivolgendosi direttamente a Giorgia Meloni: "Se continua così, istituisca un nuovo ministero per l'evasione fiscale che ci insegni come farlo". Spazio, poi, alla tragedia di Ischia. "Siamo colpevoli un po' tutti, da noi non ha appeal la battaglia ambientalista", ha sottolineato la firma del Fatto. Che ha aggiunto: "Se avessimo un giorno un governo fortemente ambientalista forse avremmo un governo più attento all'ambiente". 

 

 

 

Tra gli ospiti della trasmissione anche Alessandro Giuli: "Le cose stanno così: la grande scommessa ambientalista italiana si chiamava M5s, ma ha mancato la prova decisiva, è mancata una visione in Italia". Poi ha spiegato che "c'è condono e condono, esiste un abusivismo di necessità ed esistono condoni sociali avvenuti in circostanze senza rischi".

 

 

 

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