Otto e mezzo, Sallusti: "Querele? Un caso solo se lo fa la Meloni"
Si parla della querela di Giorgia Meloni contro il direttore di Domani Stefano Feltri, il quale, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo, su La7, nella puntata del 25 novembre sottolinea che "noi direttori veniamo querelati spesso. Ma ora sappiamo che se lei ritiene che un giornalista abbia scritto una cosa sgradita si incappa in questo iter. Ora a me dà l'idea che abbia una visione della stampa preoccupante in questo paese". Una accusa a cui risponde Alessandro Sallusti, il quale non solo fa notare che quando lui per diffamazione è finito agli arresti, nessuno si è scandalizzato ma aggiunge: "Io vorrei suggerire alla Meloni non di ritirare la querela ma almeno di congelarla finché è primo ministro". "Vorrei dire che io sottoscrivo quello che ha detto Stefano Feltri", aggiunge il direttore di Libero. "Ma aggiungo che io il maggior numero di querele l'ho ricevuto dai magistrati quindi chiederei anche a loro di fare lo stesso. E inoltre sono stato querelato da molti premier di sinistra. Il caso scoppia solo quando la querelante è la Meloni?".
"Perché spaventa gli spargisaliva della stampa": Sallusti, soffiata sulla Meloni
In studio c'è anche Antonio Padellaro, editorialista del Il Fatto quotidiano; "Mi associo. Mobilitiamoci contro le querele temerarie, perché siamo perseguitati dall'omesso controllo. Io penso che andrebbe portata avanti una legge del M5s che proponeva che la rettifica eliminasse la querela e poi una cauzione che deve mettere chi sporge querela. Potrebbe essere una battaglia comune di tutti i giornalisti italiani".
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