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Peter Gomez fa impazzire la sinistra: "Non è colpa del governo"

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"La manovra parla solo all'Europa e in piccola parte ai suoi elettori, in particolare sul reddito di cittadinanza": Peter Gomez, ospite de L'Aria che tira su La7, ha commentato la legge di Bilancio approvata dal governo Meloni. Il direttore de ilfattoquotidiano.it, però, ha precisato che il provvedimento potrebbe aver deluso le aspettative "non per colpa del governo ma perché non c'è un euro. Così anche i tutti piccoli provvedimenti che hanno preso in favore di questo o di quel ceto sono insignificanti dal punto di vista numerico".

 

 

 

Il problema, ha continuato Gomez, sta nell'inflazione: "Abbiamo a che fare con un'inflazione che nominalmente è del 12% ma che si calcola arriverà - dal punto di vista reale - fino al 18, 19, forse 20%". E ancora: "Bisognerebbe abbandonare l'ideologia e rendersi conto che in questo Paese c'è un lavoratore su tre che guadagna mille euro al mese o meno. Queste persone, col 12% di inflazione, l'anno prossimo guadagneranno 880 euro che, vi renderete conto, soprattutto al Nord è sotto il livello di sussistenza".

L'intervento di Peter Gomez a L'Aria che tira

 

 

 

Il direttore del Fatto ha spiegato che "è ovvio che non è lo Stato che può metterci i soldi", ma allo stesso ha criticato Giorgia Meloni: "Ci viene a dire 'io per aumentare quegli stipendi voglio puntare sulla contrattazione collettiva'. Va bene, ma tutto questo richiede da uno a due anni. Il problema è che queste persone andranno a rubare il mese prossimo, perché questo è il loro destino".

 

 

 

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