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Meloni querela Domani e Stefano Feltri: "C'è anche il suo nome..."

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Giorgia Meloni contro il Domani. Il presidente del Consiglio querela il quotidiano diretto da Stefano Feltri ed edito da Carlo De Benedetti. Il motivo? Un articolo datato 2021. All'epoca il Domani dava conto di alcuni verbali dell'ex commissario Domenico Arcuri. Quest'ultimo, sentito dai pm romani che lo indagano per abuso d’ufficio in merito alla compravendita di mascherine dalla Cina, aveva deciso di difendersi citando alcuni nomi di parlamentari che lo avrebbero contattato per promuovere soggetti o imprese che a suo dire vendevano mascherine a condizioni "largamente meno vantaggiose". Ecco che tra i nomi spunta anche quello della leader di Fratelli d'Italia. 

 

 

"L’onorevole Giorgia Meloni il 22 e il 27 marzo è in copia all’offerta di tale Pietrella, per mascherine chirurgiche con richiesta di anticipo del 50 per cento e costo del trasporto a carico del governo italiano", disse Arcuri sull'offerta comunque mai presa in considerazione. Eppure, il quotidiano aveva sintetizzato così il tutto: "Arcuri dice a verbale che la leader di Fratelli d’Italia avrebbe raccomandato un’offerta di terzi".

 

 

Un'uscita che valse loro, a un solo giorno di distanza, una querela. La Meloni infatti contestò il Domani per aver volutamente "travisato" le dichiarazioni dell'ex numero uno di Invitalia. Insomma, l'attuale premier confermò di averlo chiamato, dopo essere stata contattata da Pietrella, ma la parola "raccomandazione" sarebbe una falsità. A un anno di distanza i magistrati della procura di Roma hanno così ottenuto dal giudice delle indagini preliminari il rinvio a giudizio di chi vi scrive e del direttore di questa testata, accusati di aver diffamato la premier. Quanto basta a scatenare l'ira di Emiliano Fittipaldi, vicedirettore del Domani: "Meloni - conclude - sembra invece voler colpirne pochi per educare gli altri". 

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