DiMartedì, Carlo Calenda sconcertante: "Però la Francia..."
Si parla di sbarchi a DiMartedì, in onda l'8 novembre su La7, giorno in cui anche gli ultimi immigrati a bordo della Humanity 1 hanno ottenuto il permesso per sbarcare. Di questo discute Carlo Calenda, contrariato dalle parole di Bruno Vespa. "La Francia è la 72esima volta che apre, oltretutto questi migranti una volta sbarcati vanno nel resto d'Europa e non stanno da noi". Il leader di Azione, ospite di Giovanni Floris, non accetta l'osservazione del giornalista. Vespa ha infatti ricordato che è la prima volta che Parigi accoglie una nave che tentava di sbarcare nei porti italiani. "Sui migranti sono sovranisti tutti i Paesi - rincara la dose Calenda -. Però la Francia più volte si è dimostrata disponibile".
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Di diverso parere il conduttore Rai, convinto che quella che stiamo vivendo sia a tutti gli effetti un'emergenza. Neppure l'accordo firmato a giugno basta a coprire il buco: "Si diceva 1omila migranti dall'Italia ricollocati. Poi però ne sono stati ricollocati solo 118: 74 alla Germania, 38 alla Francia. Andiamo avanti così? Non va bene". Vespa parla addirittura di "una presa in giro".
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Ma la questione immigrazione non è l'unico punto su cui i due ospiti del programma non convergono. Al centro dell'ennesimo botta e risposta Giorgia Meloni. Se da una parte Vespa si dice fiducioso, dall'altra Calenda puntualizza: "Lei ha il diritto e il dovere di governare, io non la criticherò mai per ragioni pregiudiziali, però dire 'guardate, abbiamo provato tutti, proviamo pure lei' è una roba che riassume il perché noi stiamo andando a ramengo. Pensiamo che la politica sia il Grande Fratello...".
Qui l'intervento di Calenda a DiMartedì sulle ong e gli sbarchi