Ong, Marcello Sorgi zittisce la sinistra: "Al di là del linguaggio inaccettabile..."
Anche oggi, martedì 8 novembre, domina il dibattito il caso-ong, l'emergenza immigrazione e il braccio di ferro tra governo italiano ed Unione europea. Se ne parla anche a L'aria che tira, il programma condotto da Myrta Merlino su La7, dove tra gli ospiti ecco comparire Marcello Sorgi, firma de La Stampa, il quale in estrema sintesi afferma di non condividere affatto il linguaggio usato dal governo di centrodestra, pur condividendone le finalità, ossia affermare un principio di condivisione dell'emergenza a livello europeo.
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"Io penso che al di là ovviamente dell'orrore di queste immagini, anche di un linguaggio inaccettabile, il carico residuo, tutte cose a cui dovrebbero prestare più attenzione, la logica di quel che stanno facendo si intuisce - premette Sorgi -. In un certo modo stanno premendo sulla Francia che ha già dato un'apertura, che però si deve concretizzare", rimarca.
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E ancora, prosegue: "Importa che si affermi il principio. Queste navi stanno lì nel canale, continuamente raccolgono naufraghi: si deve affermare il principio che qualche paese europeo, indipendentemente dalla bandiera delle navi, quando arrivano migliaia di immigrati salvati dalle ong, ci sia una disponibilità. Che il meccanismo che si mette in funzione con grande difficoltà diventi un po' più oliato. Se non usassero questo linguaggio inaccettabile, il principio è corretto", conclude Marcello Sorgi. Parole sulle quali la sinistra, forse, dovrebbe fare almeno una riflessione.
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