Otto e Mezzo, De Benedetti ordina e Stefano Feltri esegue: sconcerto dalla Gruber
Letizia Moratti scende in campo con il Terzo Polo. L'ex assessore alla Regione Lombardia, dopo essersi dimessa, ha annunciato la corsa assieme a Carlo Calenda e Matteo Renzi. Se ne discute a Otto e Mezzo nella puntata in onda lunedì 7 novembre. Qui, nello studio di Lilli Gruber su La7, c'è anche Stefano Feltri. È lui a consigliare al Partito democratico la mossa vincente per le Regionali. O meglio, è il quotidiano da lui diretto e fondato da Carlo De Benedetti a farlo.
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Proprio come gli ricorda la conduttrice: "Il Domani invita il Partito democratico a sostenere la Moratti, perché?". Immediata la risposta: "Per mancanza di alternative. In un mondo ideale il Pd dovrebbe avere dei suoi candidati e una linea politica forte". Per Feltri al momento l'unico candidato dem è "Carlo Cottarelli, che ha scritto il programma di un altro partito, Azione". Insomma, anche questa un'arma a doppio taglio.
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E ancora, sostenendo la sua tesi: "Beppe Sala, che è del Pd, è stato il city manager della Moratti. Per questo il Pd ha due scelte: perdere oppure togliere alla Lombardia i suoi avversari con una coalizione tattica". Altrettanta insistenza è arrivata da Calenda, convinto che il ticket Moratti-sinistra possa "far uscire a pezzi Salvini". Eppure, un altro ospite in studio la pensa diversamente: "Non si può prendere Moratti come se fosse un calciatore, lei che fu l'emblema del berlusconismo", commenta sbuffando e ricordando l'operato dell'ax assessore Andrea Scanzi.