Nanni Moretti, le quotazioni inspiegabili dei quadri del figlio: girano strane voci...
Che fosse un predestinato non c'è mai stato dubbio, fin da quando il babbo gli dedicò un film -Aprile- proprio mentre stava nascendo. Il giovanissimo pittore Pietro Moretti, 26 anni, figlio di Nanni e di Silvia Nono, brucia le tappe nel mondo dell'arte grazie a un'acquisizione molto importante. È accaduto durante la fiera torinese Artissima, certamente la più cool e qualificata d'Italia, nella quale il ragazzo ha esposto i suoi ultimi quadri allo stand della Galleria Doris Ghetta di Ortisei. Il dipinto intitolato La visita, un'altra visita (250x150 cm) è stato scelto tra le acquisizioni della Fondazione CRT e destinato all'importante e prestigiosa collezione del Castello di Rivoli, dove ci sono solo grandi artisti internazionali, entrare è molto difficile, quasi impossibile per un italiano.
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Eppure ci deve essere stato qualcosa di speciale nell'arte del Moretti young se la direttrice del Castello, Carolyn Christov-Bakargiev, notoriamente severissima nei giudizi, ha speso parole tanto lusinghiere: «La pittura di ascendenza espressionista racconta la fragilità del momento attuale. Di Moretti viene acquisita La visita, un'altra visita, 2022, tela di dimensioni generose il cui soggetto descrive una scena in ospedale connotandola di tratti che ricordano atmosfere kafkiane rese con colori acidi e non naturalistici». Questo nel comunicato stampa ufficiale, sempre molto abbottonato come da tradizione sabauda, dove non si parla di cifre perché non sta bene, però il prezzo ufficiale dell'opera è di 8.000 più iva, insomma un buon investimento se Pietro manterrà le promesse.
ESPRESSIONISMO - Restano comunque lo stupore e la sorpresa perché fino a ieri questo giovane artista era pressoché sconosciuto. Mandato a studiare nelle scuole dell'upper class, tra il 2016 e il 2020 ha frequentato la Slade School di Londra, non ha ancora tenuto una mostra personale e ha partecipato ad alcune collettive tra Regno Unito e Italia (a Firenze e Latina). Il suo cv non pare sufficiente per un riconoscimento tanto prestigioso. Dal punto di vista stilistico, pur con qualche ingenuità tipica dell'età verde, i quadri sembrano interessanti seppur non troppo originali: echi della Transavanguardia e dei Neue Wilden tedeschi, ovvero della pittura degli anni '80, citazioni piuttosto letterarie da Eric Fischl e Philip Guston, due grandi maestri americani. È peraltro ovvio che ciascuno si porti dietro delle paternità artistiche, che insieme ai padri reali, quelli di cui porti il cognome, ti possono aiutare nella scalata verso il successo.
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SUCCESSO IMPROVVISO - Nessuna malizia, per carità. Pietro Moretti non fa lo stesso mestiere di papà Nanni, non è un raccomandato e sta dimostrando le proprie capacità. Ciò che stupisce, però, è la scelta così spericolata e azzardata del Castello di Rivoli, istituzione chiusa, per non dire blindata, nel sistema dell'arte. Senza dubbio conserva una tra le collezioni d'arte più importanti d'Europa, farne parte significa salire immediatamente di grado, aumentare il valore economico e la reputazione nell'ambiente. Tanti pittori italiani molto bravi avrebbero meritato negli anni la considerazione di questo museo e si sono sempre visti chiudere la porta in faccia. Ora arriva Pietro Moretti e le cose cambiano, il che suona davvero strano. Dipenderà dal cognome? Carolyn Christov-Bakargiev è una cinefila appassionata? Oppure è proprio questione di predestinazione, come si diceva all'inizio. Alcune cose nascono fighissime, altre no, l'episodio è appunto l'ennesima conferma.