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Mentana, sfogo duro contro il governo: "Colpa della fretta"

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Enrico Mentana bacchetta il centrodestra. Succede nell'edizione delle 20 del TgLa7, dove il conduttore espone la nuova stretta contro i rave party. Il governo guidato da Giorgia Meloni, dopo i fatti di Modena, ha presentato un decreto per cui organizzare e partecipare ai rave diventa un reato punibile con pene fino a 6 anni di reclusione. Ma non solo, perché polizia e magistratura possono registrare conversazioni e chat e confiscare o adottare misure patrimoniali nei confronti di chi è anche solo indagato.

 

 

Da qui la stoccata del direttore del Tg: "Ci sono elementi discutibili, quella norma è scritta con la colpa della fretta". Eppure Mentana non ci sta: "Francamente quelle pene paiono illogiche e sembrano mirate a far rientrare dalla finestra la possibilità di intercettare". Per questo a detta del giornalista "la norma è da rivedere, le elezioni le ha vinte la destra ed è giusto che governi, ma è anche giusto che governi rispettando la logica complessiva di ogni provvedimento di ordine pubblico".

 

 

Lo sfogo sulla stretta, prima che in diretta tv, era arrivato su Facebook: "Leggo in diversi retroscena sui quotidiani che il ministro dell'interno Matteo Piantedosi avrebbe portato in Consiglio dei ministri una misura del pacchetto "anti rave party" che consentiva le intercettazioni delle telefonate e della messaggistica dei partecipanti, e che solo l'intervento di alcuni esponenti più garantisti avrebbe fatto depennare quella norma". Una cosa - l'ha definita - "che mi fa rabbrividire". Più chiaro di così. 

 

 

Qui l'intero intervento di Enrico Mentana durante il TgLa7

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