Bocchino gela Giannini: "Rispettala, cosa devi dire"
Massimo Giannini, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7, nella puntata del 31 ottobre, torna sulla diatriba con Ignazio La Russa: "Diatriba? Mah, è una questione aperta non tra il nostro giornale e il presidente del Senato ma nel Paese, anzi nella nazione, chiedo scusa a Italo Bocchino", ironizza il direttore de La Stampa. E la conduttrice si mette a ridere. Bocchino, invece, lo gela: "Fai bene, nella Costituzione sono citati patria e nazione, la parola Paese non c'è. Ogni giorno dite e scrivete che la nostra è la costituzione più bella del mondo, rispettala e parla di patria e nazione".
Qui il botta e risposta tra Massimo Giannini e Italo Bocchino
"Buttalo via". Giannini getta (ancora) fango su La Russa
Bocchino è anche protagonista di un botta e risposta con la Gruber: "Parto dalle parole di Ignazio La Russa al suo insediamento al Senato", esordisce l'ex esponente di An, ora direttore del Secolo d'Italia, ricordando le parole del neo-presidente di Palazzo Madama secondo il quale 25 aprile, 1 maggio e 2 giugno "vanno celebrate da tutti", per una "Italia coesa e unita". "Ma cosa costava al presidente del Senato...", lo interrompe la conduttrice. Ma Bocchino va avanti: "Non li hai interrotti, fammi continuare. Anche Decimo Meridio, quando fu mandato nella fossa dei leoni non fu mandato con le mani legate, fammi replicare a Giannini...". Il direttore della Stampa allarga le braccia. "Addirittura!". La Gruber strabuzza gli occhi: "Ehhh, siamo colleghi non gladiatori".
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