"Lollobrigida? Cosa non capisce la sinistra": Repubblica, chi si inchina
"Come i cavoli a merenda". Da Michele Serra arriva una lezione alla sinistra. La questione è chiara: la nuova dicitura del ministero dell'Agricoltura guidato da Francesco Lollobrigida. Il governo di Giorgia Meloni ha voluto aggiungere due paroline: "Sovranità alimentare". Apriti cielo. Come ricordato dalla firma di Repubblica, "in molti hanno voluto cogliere un'allusione al sovranismo. Ma c'entra come i cavoli a merenda (metafora agricola)". Il motivo? "La sovranità alimentare è un concetto 'di sinistra', si rifà ai movimenti contadini che negli ultimi trent'anni, soprattutto nel mondo povero, hanno cercato di tornare padroni del loro lavoro e dei loro campi".
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Insomma, nulla che abbia a che vedere con la sovranità delle Nazioni, bensì con quella delle comunità contadine. "E - prosegue nella sua L'Amaca - "non è proprio la stessa cosa". Da qui la stoccata: "Vandana Shiva, Carlo Petrini e altri leader della nuova agricoltura 'buona, pulita e giusta' ne parlano da molto tempo. Se fossero stati ascoltati, oltre che da questo Papa, almeno dalla loro (teorica) parte politica, il concetto di sovranità alimentare oggi sarebbe un poco più familiare alla sinistra e all'opinione pubblica in generale".
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La sinistra, è l'accusa di Serra, si è interessata più "a quanto accade nella Silicon Valley e nella City di Londra, molto di meno a quello che succede nei campi e lungo la filiera del cibo, così determinante per le sorti umane. Capitasse, dunque, che la destra scippasse alla sinistra, magari storpiandolo in chiave nazionalista, il concetto di sovranità alimentare, la colpa sarebbe soprattutto della derubata. Molto distratta".