Corrado Formigli, schiaffo dal Ministero: smentito sulle accuse a Crosetto
Corrado Formigli smentito. Dopo il presunto conflitto di interessi di Guido Crosetto tirato in ballo a PiazzaPulita, arriva la smentita. Il ministero della Difesa fa sapere che "non si ravvisa sul piano tecnico-giuridico alcuna ipotesi di conflitto di interessi o di incompatibilità". Nel mirino della trasmissione di La7, l'incarico del neo ministro Crosetto e le sue precedenti funzioni di presidente dell'AIAD, la Federazione Aziende Italiane per l'Aerospazio. Più nel dettaglio il dicastero cita gli articoli 2 e 3 della legge n. 215 del 2004 e delle funzioni di indirizzo politico-amministrativo attribuite al ministro dagli articoli 4 e 14 del decreto legislativo n. 165 del 2001 e dal 10 al 13 del codice dell'ordinamento militare.
Davanti a chi mette Laura Boldrini: Formigli, è caos nello studio di PiazzaPulita
Dunque, "per espressa previsione di legge, anche eventuali situazioni di conflitto antecedenti all'assunzione della carica non assumono alcun rilievo in quanto cessate all'atto dell'assunzione della carica stessa. Nessuno status di incompatibilità o di conflitto di interessi è giuridicamente ipotizzabile nel momento in cui il Ministro non ha più cariche, proprietà aziendali o patrimoni personali che in qualsiasi modo possano entrare in rapporto con le attività di Ministero della difesa".
Peccato per Formigli, che invece definiva "le retribuzioni da Leonardo, una questione di opportunità". Un'uscita che comunque non era piaciuta neppure ai telespettatori: "La tua è un'ossessione - gli ricordava qualcuno su Twitter - sei ridicolo ridicolo ridicolo". E ancora: "E quindi? Ti scandalizza che Crosetto sia stato consulente di Leonardo e abbia percepito remunerazioni regolarmente denunciate e sulle quali ha pagato le tasse?". Lo stesso co-fondatore di Fratelli d'Italia aveva precisato di essere "lì come advisor in quanto presidente dell'Aiad. Per intenderci, io non avevo un ufficio a Leonardo, e non rispondevo a nessuno in Leonardo. Il mio compenso e il tipo di lavoro che svolgevo sono due cose distinte, nate dal fatto che il presidente dell'Aiad è indicato dalle aziende associate. Io sono stato indicato da Leonardo, che mi pagava per quell'incarico".