Ezio Mauro è stato ospite di Tiziana Panella a Tagadà, su La7. L’ex direttore di Repubblica ha commentato il discorso programmatico di Giorgia Meloni alla Camera: la nuova presidente del Consiglio ha subito messo in chiaro quale idea di Paese intende portare avanti. “Innanzitutto - ha esordito Mauro - il suo discorso mi ha trasmesso una sensazione di energia politica”.
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Si dice "spiazzato" e "sorpreso" da Giorgia Meloni. "C'era certo della retorica e una certa...“La Meloni - ha proseguito - è una persona che si butta e che ha voglia di fare le cose. Non a caso una delle parole più pronunciate nel corso del suo discorso è stata ‘fare’: ha insistito molto su questo. Inoltre mi ha colpito molto la presentazione di se stessa come un ‘underdog’, cioè una persona che non fa parte del sangue blu della politica e che viene da una posizione di sfavorito. A me ha ricordato l’appello di Donald Trump dopo aver vinto le elezioni: in quel caso non si è rivolto al partito o all’establishment ma all’uomo dimenticato, allo sconosciuto, al tagliato fuori”.
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"Se la chiami il presidente o la presidente, sapendo quello che dovrà affrontare, non credo che a Giorgia Me...“Gli ha praticamente detto: ‘tu domani entri con me alla Casa Bianca’ - ha ricordato Mauro - è come se la Meloni volesse parlare a quella classe che si sente esclusa, tagliata fuori e che tradizionalmente, essendo ai margini e cercando riconoscimento ed emancipazione, era il terreno della sinistra. Quest’ultima rischia di perdere tale classe per incapacità di rappresentanza”.