Paragone contro Granato: "Voi comunistelli...", scatta l'ovazione
Scontro a Non è l'Arena tra Giuliano Granato, portavoce nazionale di Potere al popolo, e il leader di Italexit Gianluigi Paragone. Al centro della discussione un palazzo occupato a Napoli, che da 22 anni sarebbe in mano alla camorra. "La camorra sguazza laddove c'è un bisogno sociale che non ha nessuna risposta da parte delle istituzioni - ha spiegato Granato -. A Napoli le graduatorie sono bloccate dal 2009, soltanto dal 1 luglio sono state riaperte. Questo significa che per 13 anni chi aveva bisogno di una casa popolare non poteva nemmeno iscriversi alla graduatorie. Ci sono 650mila persone in attesa di assegnazione di case popolari, lo sapete quanto tempo occorre se vogliamo far scorrere le graduatorie con i tempi attuali? 700 anni".
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"Io voglio capire perché quello Stato che un anno fa usava gli idranti a Trieste contro gli operai, contro i lavoratori, contro la gente per bene - c'ero anche io - non usa le maniere forti per sgomberare le case popolari", ha risposto allora Paragone. "Lo può chiedere ai suoi amichetti di Casapound, che qui a Roma hanno occupato uno stabile da 20 anni e non vengono sgomberati", ha replicato a tono Granato.
Paragone contro Granato a Non è l'Arena, il video
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Paragone, però, ha insistito: "Il tuo sindaco, De Magistris, lì non ha fatto niente". "Ma lei lo sa quanti mancati introiti ci sono a Napoli?", ha controbattuto prontamente il portavoce di Potere al popolo. "Se c'è la camorra, lì ci deve andare l'esercito", ha continuato il leader di Italexit. A cui Granato ha risposto: "La cultura della ruspa che piace a lei non risolve i problemi". "Voi centri sociali comunistelli avete rotto", ha chiosato l'ex grillino.
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