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Elon Musk, la strana guerra tutta insulti, duelli e bugie

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Elon Musk

Carlo Nicolato
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C'è una frase riferita a Elon Musk che gira da un po' di tempo sui social secondo cui la formula del successo è riassumibile in quattro consigli: inizia qualcosa in un qualunque campo in cui sei davvero preparato, metti in discussione le tue certezze, aggiusta quello che non funziona e adatta ogni cosa alla realtà. Non si sa se Musk abbia davvero mai seguito tali regole nei suoi innumerevoli affari che l'hanno reso l'uomo più ricco del mondo o quasi, ma di certo sembra averlo fatto in un campo in cui si ignora per la verità se sia «davvero preparato», la politica estera, e questa volta i risultati non sembrano averlo premiato. Anzi, l'impressione è di quello che avendo come obiettivo nientemeno che i viaggi su Marte gli è parso quasi un gioco da ragazzi mettersi in gioco anche nella guerra in Ucraina. Ma una volta «messe in discussione le sue certezze», si è reso conto che raddrizzare ciò che non funziona era praticamente impossibile, e quindi anziché «adattarsi alla realtà» ha preferito lasciar perdere e darsela a gambe. Ma andiamo con ordine. Tutti sappiamo che anche Musk, convinto come tanti al triche bisognasse far qualcosa per aiutare l'Ucraina assalita dalle armate di Putin, ha messo a disposizione di Kiev i satelliti del suo sistema Starlink, per garantire al Paese l'accesso a Internet anche qualora i russi avessero fatto saltare tutte le linee di terra. All'inizio era sembrato un gran bel gesto umanitario che avrebbe permesso agli ucraini di rimanere in contatto tra loro e con il resto del mondo. Zelensky lo aveva perfino chiamato personalmente per ringraziarlo e lo aveva invitato a visita re il Paese quando la guerra fosse finita. «Gli sono grato per appoggiare l'Ucraina con le parole e con i fatti. La prossima settimana rice veremo un'altra fornitura di sistemi Starlink per le città distrutte» aveva annunciato al mondo intero il presidente ucraino.

 

LA SFIDA
A questo punto Musk si era così montato la testa che aveva perfino sfidato Zar Vladimir a singolar tenzone con un tweet. «Con la presente sfido Vladimir Putin in un duel lo. In palio c'è l'Ucraina», aveva scritto ricevendo in cambio la ri sposta bullesca di Kadyrov che gli faceva presente che il presidente russo è cintura nera di judo. In real tà nemmeno il boia ceceno si era reso conto che i messaggi ai paren ti dei cittadini ucraini non c'entravano un tubo. In poco tempo era emerso che usufruire di una connessione certa e ovunque avrebbe permesso scambi di informazioni preziose tra droni e terminali ucraini, quindi di mappare tali informazioni e localizzare i mezzi nemici da colpire con precisione millimetrica. Uno strumento rivelatosi poi preziosissimo, ben più determinante dei carri armati vecchi e scassati che i Paesi europei hanno inviato a Kiev. Decisivo ma anche estremamente costoso, tanto che Musk tramite la SpaceX ha suggerito ora al Pentagono che si faccia carico lui delle spese per lo Starlink. Sembra che finora sia costato 120 milioni di dollari, e se la guerra dura un altro anno ne costerà altri 400. Dietro il voltafaccia ci sarebbe il fatto che Elon se la sarebbe presa per gli attacchi ver bali subiti dai politici ucraini, da Zelensky fino ai vaffa di un diplomatico anonimo.



IRA UCRAINA
È davvero una questione di soldi per uno che vanta un patrimonio che è quasi il doppio del Pil della stessa Ucraina e manda i raz zi nello spazio? Secondo la Cnn ta le lettera risalirebbe al mese scor so, prima che Musk con un altro tweet si inventasse la famosa pro posta di pace che avrebbe chiuso una volta per tutte la guerra ma che ha fatto imbestialire Zelensky: nuovo referendum nel Donbass, Crimea rimane alla Russia, Ucraina neutrale e tutti a casa. A tale uscita erano seguite le accuse secondo cui Musk aveva nel frattempo incontrato Putin e che sarebbe quest' ultimo ad avere suggerito il tweet al paperone spaziale. «Me lo ha detto Musk in persona» ha assicurato il noto politologo Ian Bremmer aggiungendo che gli aveva perfino rivelato quali fossero «le linee rosse del Cremlino». «Ho incontrato Putin solo una volta un anno e mezzo fa e il soggetto della discussione era lo spazio» ha twittato Musk, con una gran voglia di sparire in quello stesso spazio, dopo essersi occupato di un campo in cui, con tutta evidenza, non era preparato.

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