Omnibus, Campi: "Meloni? Con chi tiene un filo nell'opposizione"
"Per come si erano messe le cose, Giorgia Meloni non aveva altra scelta.": Alessandro Campi, ospite di Omnibus su La7, ha ricostruito lo strappo tra la leader di Fratelli d'Italia e Silvio Berlusconi. Strappo che alla fine ha portato all'assenza di FI durante il voto per Ignazio La Russa. "La mia impressione - ha proseguito il politologo dell'università di Perugia - è che Berlusconi continui a pensare che il centrodestra, avendolo fondato lui, sia in fondo roba sua. E quindi ieri probabilmente ha provato a rimarcare questa sua imposizione non da padre nobile, ma da comandante in capo. E tutto questo nasce da un giudizio su Giorgia Meloni che tende a essere un po' paternalistico".
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Il giudizio di Campi sulla premier in pectore è assolutamente positivo: "La Meloni è una professionista della politica. Lei, quando ha capito che l'incontro con Berlusconi l'altra sera era andato male perché non c'era stata l'intesa, si è organizzata. Probabilmente ha dei link con l'opposizione, c'è qualcuno nell'opposizione con cui tiene un filo". Per il politologo, infatti, ci sarebbe stato un accordo prima della votazione in Senato: "L'operazione è stata preparata, non è che ti arrivano 20 voti all'improvviso, dietro c'è una regia politica molto intelligente".
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Provando a fare qualche previsione sul futuro politico del centrodestra, l'esperto ha detto: "Tamponata questa falla, come si andrà avanti? Dipende dall'atteggiamento di Berlusconi. Insistere su questo atteggiamento alla fine rischia di diventare un problema, perché non vedo alternative politiche a una governo di centrodestra. Quindi io immagino che Fi rientrerà nei ranghi. Anche perché se andrà da sola al Quirinale, quale altra indicazione potrà dare al capo dello Stato? Fare il nome di Berlusconi al posto della Meloni mi sembra una scelta insensata".
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