Claudio Lotito, l'audio rubato: "'Ndo caz***o vai?". Retroscena su La Russa
"Oggi è successo un casino". In poche, tombali parole Claudio Lotito ha sintetizzato la pazza giornata a Montecitorio, per la prima votazione di questa legislatura. Sulla elezione di Ignazio La Russa alla presidenza del Senato il centrodestra è riuscito nella (titanica) impresa di spaccarsi al debutto in aula: Fratelli d'Italia e Lega votano per lui, Forza Italia si astiene come messaggio diretto a Giorgia Meloni, "contro i veti" della prossima premier che starebbero bloccando l'assegnazione di un ministero alla forzista Licia Ronzulli.
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Le telecamere intercettano un Silvio Berlusconi furibondo, la Ronzulli viene descritta dai retroscena come "nervosissima", c'è chi dice che i falchi di Forza Italia abbiano addirittura minacciato gli alleati di voler andare con una delegazione autonoma al Quirinale, per le consultazioni della prossima settimana. Una rottura che verrebbe sancita in maniera tanto plastica quanto clamorosa (e autolesionistica). E Lotito? Gira un illuminante audio rubato.
Intercettato dai microfoni di Repubblica, il patron della Lazio neo-eletto senatore proprio con Forza Italia non nasconde le sue perplessità. "Quando vedi che smarca la Lega, basta no? C’è la sponda. ‘Ndo cazzo vai? Ho visto Renzi col sorrisetto che diceva: 'Siete dei dilettanti…'. E guarda il discorso che ha fatto Ignazio dopo, parlava a loro, no?". Insomma, anche Lotito conferma in maniera piuttosto brusca che i 17 "franchi tiratori al contrario" che hanno sopperito ai voti mancanti di Forza Italia vadano cercati al centro, con l'astuta regia del leader ombra del Terzo Polo (all'insaputa, confermano in molti, del socio Carlo Calenda).
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