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Tagadà, Marattin rivela: "Non ci crederete", cosa dice su La Russa

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A commentare l'elezione di Ignazio La Russa alla presidenza del Senato, con tutta la sorpresa che ne è seguita nonostante l'assenza di 16 senatori di Forza Italia, sono state chiamate un po' tutte le forze politiche. Con l'obiettivo di far luce, per quanto possibile, sul mistero dei 17 voti che sarebbero fuoriusciti non dalla maggioranza dichiarata ma, a quanto pare, dall'opposizione. I conti, infatti, non tornano se si considera che La Russa è stato eletto con 116 voti, uno in più della maggioranza dichiarata, mentre 16 senatori (su 18) di Fi non hanno votato. Ma fino ad ora nessuno dei partiti dell'opposizione interpellati ha dato risposta affermativa, compresi Pd e M5s. Per quanto riguarda il Terzo Polo di Renzi e Calenda, è stato intervistato Luigi Marattin, deputato di Azione-Italia Viva, ai microfoni di Tagadà su La7. 

 

 

 

"Ovviamente non siamo stati noi a votare La Russa ma tanto non mi credete. Per qualunque cosa è sempre colpa di Renzi". Così ha parlato Marattin a proposito del suo partito. Allora Tiziana Panella gli ha chiesto se per loro fosse una buona notizia l'elezione di La Russa, ma la risposta del parlamentare è stata ancora una volta negativa. "Per noi è una buona notizia se nascesse un governo con basi chiare e non con gente che si manda a quel paese in Aula", ha chiosato Marattin, facendo riferimento alla scena in cui Berlusconi si sarebbe lasciato scappare un "vaffa" mentre parlava con La Russa durante la consultazione. 

 

 

 

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