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Non è l'arena, "meglio il reddito": rifiuta il lavoro, ecco la porcheria difesa dal M5s

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È polemica sul reddito di cittadinanza. Nella puntata di Non è l'Arena in onda su La7 domenica 9 ottobre, Massimo Giletti si collega con due fruitori del sussidio grillino. Sono loro a scagliarsi contro Loretta Forelli, amministratore delegato della Fonderia Forelli, che chiede l'abolizione del reddito di cittadinanza. Il motivo? Due suoi operai hanno lasciato l'azienda per lavorare in nero come giardinieri e percepire il sussidio. "Io non le credo - esordisce un lavoratore da Napoli -. Io da percettore non vado a lavorare in nero, c'è la galera".

 

 

Poi il signore racconta la sua esperienza: "Ho lavorato per sei anni consecutivi come operatore ecologico senza mai fare un giorno di riposo". "Ma lei è un recordman, una mosca bianca", interviene il conduttore mentre la Forelli chiede senza mezzi termini: "Senta, lei ha voglia di lavorare? Venga su che io la assumo, io non ho nessun dipendente che in sei anni ha lavorato consecutivamente". "Se lei rispetta la legge, le persone le trova".

 

 

Ecco allora che Gianluigi Paragone, leader di Italaexit ed ex Cinque Stelle, prende la parola e ricorda ai signori in collegamento "che la signora si è impegnata e ha offerto del lavoro". "Sì, chi lavora da me prende 1800/2000 euro. Lei verrebbe?", chiede Loretta. Non passa molto tempo prima che i percettori del reddito rifiutino. Il motivo? "Noi siamo di Napoli, io il vestito del migrante non me lo metterò mai", risponde uno mentre un altro gli fa eco: "Io abito a Napoli, ma perché a Brescia nessuno percepisce il reddito?". Risposte che sconcertano lo studio, tanto che Giletti si scalda: "Vi hanno fatto un'offerta e avete detto di no, va bene". "Questa è una scostumatezza", dice il signore napoletano mentre Paragone lo liquida con un "lei si vergogni, stia zitto che fa più bella figura". 

 

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