Propaganda Live, Cazzullo: "Rosiconi maschilisti", sfregio a Salvini e Berlusconi
Siamo nel salottino rosso di Propaganda Live, così come su La7 i salottini sono quasi sempre rossi. La puntata è quella di venerdì 7 ottobre, ospite in studio e intervistato da Diego Bianchi ecco Aldo Cazzullo, vicedirettore del Corriere della Sera.
E Cazzullo viene interpellato sul centrodestra, sulla possibile squadra di Giorgia Meloni, sulle figure di Matteo Salvini e Silvio Berlusconi. I giudizi sono de facto tutti negativi.
"È vero che la Meloni non ha una grande squadra. È una squadra molto composita: Raffaele Fitto e Guido Crosetto sono democristiani. Avrà bisogno sicuramente di un ministro dell'Economia rispettato in Europa. Non può essere Daniele Franco perché lo era già con Draghi. Pare che Fabio Panetta abbia detto di no. Qualcuno dice Domenico Siniscalco ma non mi risulta che Siniscalco abbia grandi rapporti con la Meloni", premette Cazzullo. Insomma, non ha una grande squadra, taglia corto, quando ancora la squadra non c'è.
"Può cambiare idea": la previsione choc di Cazzullo, cosa può succedere
Ma il passaggio più velenoso è quello che il vicedirettore del Corsera riserva a Salvini e Berlusconi, bollati come due maschilisti rosiconi. "È ancora tutto da vedere, dipenderà molto anche da quello che dice Mattarella - riprende -. La mia sensazione è che non solo Emmanuel Macron, ma anche Salvini e Berlusconi stanno un po' rosicando. Sono due maschilisti tutti e due, non hanno piacere ad essere comandati da una donna, non c'è grande feeling personale tra loro due e la Meloni. Insomma, con 12 voti in più al Senato per Giorgia Meloni non sarà facile lavorare", conclude Aldo Cazzullo.
Aldo Cazzullo a Propaganda Live, qui il video