"Io voterò Giorgia Meloni, sono di centrodestra, questa è la mia posizione. Ha fatto un bellissimo lavoro in campagna elettorale. Ha cercato di parlare nel merito del suo programma": Luca Barbareschi, ex parlamentare e direttore del teatro Eliseo, ha fatto questa confessione nello studio di Coffee Break su La7. Un vero e proprio endorsement. E non sono mancate critiche all'altro schieramento: "La campagna del centrosinistra ha giocato solo sulla diffamazione quasi dell’avversario".
Kasia Smutniak, odio contro la Meloni: "Fanno paura, tutto è in pericolo"
A soli due giorni dal voto, i vip si giocano le ultime carte. Ecco allora che Kasia Smutniak ne approfitta per lanciare ..."Credo ci sia una responsabilità giornalistica in parte, molto parziale e viziata - ha continuato Barbareschi -. Quando vedo dei giornalisti stranieri che attaccano la Meloni, si tratta di persone che vivono a Roma, giornalisti internazionali facilmente gestibili". Il produttore ha fatto riferimento anche a un altro nodo cruciale di questa campagna elettorale, il reddito di cittadinanza: "Puntare su quello è un insulto all’intelligenza di quella parte di Sud che invece ha voglia di fare". Chiaro riferimento al leader del M5s Giuseppe Conte.
"Ma Giorgia Meloni ti dà la garanzia di essere un interlocutore che poi saprà mediare con Francia e Germana, i Paesi trainanti, che saprà far valere la voce dell’Italia come è giusto che sia?", gli ha chiesto a un certo punto il conduttore Andrea Pancani. "Io credo che abbia studiato tanto, che sia molto preparata - ha risposto Barbareschi - la narrazione su Giorgia non è quella reale. Negli Usa e nei mercati internazionali c’è molta attenzione verso di lei. Attenzione, interesse e stima. Certo, se uno legge i soliti giornali… è una vecchia storia italiana. Sul gas l’altro giorno in un’intervista spiegava il disaccoppiamento delle bollette, dava delle spiegazioni molto pertinenti".