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Controcorrente, "fascisti e amano Hitler?". La Gentili sbrocca: stop alla diretta

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L'intervista di Sergey Markov a Controcorrente su Rete 4 non finisce nel migliore dei modi. L'ex consigliere di Vladimir Putin è stato interpellato da Veronica Gentili con l'obiettivo di sapere le future mosse del presidente russo. Eppure, il già direttore dell'Istituto di ricerche Politiche di Mosca, ha sviato le domande a lui rivolte nella puntata di mercoledì 21 settembre. Anzi, Markov non ha fatto altro che attaccare gli ucraini, dando loro la colpa della guerra. "Putin praticamente vuole cambiare la situazione. Tutti sanno che la Russia è un paese enorme e la popolazione dell’Ucraina è cinque volte inferiore a quella russa, dopo il golpe molti hanno avuto tanti problemi e sono scappati via e adesso ci sono solo 30 milioni di persone. In Russia 150 milioni. Ma i militari ucraini, cioè le persone che combattono, sono cinque volte in più di quelli russi", ha esordito.

 

 

Secondo l'ex braccio destro dello zar, dunque, "il livello di militarizzazione in Ucraina è circa 10 volte più alto che in Russia e allora Putin vuole riportare il numero dei militari che combattono a un numero che può combattere nel pezzo di territorio dove si sta combattendo, in cui ci sono 8 volte i militari ucraini rispetto a quelli russi". Vista la mancata risposta, la conduttrice ha rincarato la dose.

 

 

Risultato? Questa replica: "Zelensky ha fatto una mobilitazione totale sul suo territorio, prendono persone da strade e negozi e loro sono andati avanti grazie a questi numeri. Per compensare questa mobilitazione si è deciso di fare questo referendum. I russi in Ucraina sono circa il 70%, ma adesso la lingua russa è vietata, sono fascisti e odiano i russi, seguono il regime fascista arrivato da Adolf Hitler". Una risposta che non è piaciuta alla Gentili e, capito l'andazzo, la conduttrice ha deciso di interrompere definitivamente l’intervista

 

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