Cartabianca, Scanzi si fa ridere dietro da tutta Italia: "Se c'è odore di potere..."
"Il centrodestra è diviso su tanti punti, dall’Europa alla flat tax, ma queste divergenze non porteranno a una rottura anticipata del governo": ne è convinto Andrea Scanzi, intervenuto ieri sera a Cartabianca, la trasmissione condotta da Bianca Berlinguer su Rai 3. Secondo il giornalista del Fatto Quotidiano, però, alla fine la coalizione non si romperà per un motivo ben preciso: "Quando il centrodestra sente odore di potere si compatta".
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Peccato però che quello di cui parla Scanzi è proprio ciò che hanno fatto Pd nei decenni scorsi e M5s nell'ultima legislatura. Non dimentichiamo il governo Conte I con Lega e grillini, poi il Conte II con grillini e dem. E infine il governo Draghi con dentro un po' tutti, tranne la Meloni. Insomma, chi sono quelli che "quando sentono l'odore del potere... ?". Tant'è. Scanzi, poi, ha parlato anche del ministro degli Esteri, l'ex grillino Luigi Di Maio, da lui definito come "il politico più odiato d’Italia".
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"A un certo punto si è innamorato di Draghi e si è staccato dai 5 Stelle - ha continuato Scanzi, riferendosi alla decisione del ministro di dare vita a una scissione costituendo un proprio partito, Impegno Civico -. Così ha fatto cadere Draghi, rafforzando Conte e ottenendo una percentuale che al confronto la lista antiabortista di Ferrara era alta". Secondo la sua visione, insomma, sarebbe stato lui e non Conte a far cadere l'esecutivo guidato dal banchiere.
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