Matteo Renzi? Dove vola col jet privato: esplode la polemica
A parole si dicono tutti ambientalisti, ecologisti, preoccupati per la crisi climatica e per quello che stiamo lasciando alle nuove generazioni. Ma tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare, dice un vecchio adagio più che mai adatto a descrivere questa campagna elettorale fatta di promesse destinate a restare sulla carta. L'impegno a fare di più per salvaguardare il nostro Pianeta, anche rinunciando a qualche comodità, è di molti, ma non di tutti. Soprattutto se si guarda la classe politica. Matteo Renzi, ad esempio, che "lo scorso 11 settembre ha volato da Napoli a Lugano con un jet privato, per la sua campagna elettorale, emettendo 3,8 ton di CO2, che è molto di più di quanto una persona emetta in un anno intero per gli spostamenti (2,8 t/CO2)". La denuncia arriva da Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale di Europa Verde. Lo "apprendiamo, grazie all'account @jetdeiricchi" spiega l'esponente dell'Alleanza Verdi e Sinistra facendo notare che "il viaggio di Renzi è costato 12 mila euro".
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"Solo poche settimane fa", prosegue Bonelli, "avevamo portato la questione dei jet privati all'interno del dibattito politico, subendo insulti e accuse di ogni genere a partire da Renzi. Questo è proprio l'atteggiamento di una certa classe politica completamente distaccata dai problemi del Paese a partire dalla crisi climatica". Il leader dei Verdi ricorda "le accuse di Luigi Marattin, il quale sosteneva che sono 'solamente' 133 i jet registrati in Italia. Bene, il jet 9H-CFL su cui ha viaggiato Matteo Renzi è immatricolato a Malta. Chissà cosa ne pensa l'onorevole Marattin del fatto che il suo capo politico viaggi su un jet con targa estera. Mentre la crisi climatica, unita a quella sociale, stanno mettendo in ginocchio un intero Paese, comportamenti del genere sono semplicemente inaccettabili".
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