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Stasera Italia, Mughini: "Come è andato al governo il Pd", funerale alla sinistra

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A un settimana precisa dal voto, sembra esserci già un grande sconfitto: il Pd di Enrico Letta, un segretario che lascia già intendere di essersi quasi rassegnato al ko tecnico. Quasi senza combattere. Il tutto mentre il suo partito si prepara a fargli le scarpe subito dopo il voto: si pensi, per esempio, alle bordate della vigilia da parte di Stefano Bonaccini, uno dei maggiori indiziati per la segreteria.

 

E una fotografia, impietosa, di questa sinistra, di questo Pd, la scatta Giampiero Mughini, ospite in studio a Stasera Italia, il programma di approfondimento condotto da Barbara Palombelli su Rete 4. Mughini muove la sua analisi da Carlo Calenda e Matteo Renzi, gli "alleati mancati" del Pd, mettendo in chiaro come la debolezza del partito non sia a loro imputabile, così come spesso e volentieri Letta cerca di fare.

 

 

"Il centrosinistra non è molto forte. E non credo che sia colpa di Calenda e di Renzi - premette Mughini -. È una situazione, insomma. Da anni in fondo il Pd ha usufruito di una vittoria che non era una vera vittoria. Andava al governo, era un elemento importantissimo della maggioranza governativa ma la sua non era una vera vittoria. E questo perché? Perché la sinistra con la s maiuscola, il processo storico la ha scompaginata. Una volta c'era la cosiddetta classe operaia. Eccome se c'era, a Sesto San Giovanni e Torino. E adesso non c'è più", conclude Mughini, ricordando come il Pd, di fatto, sia da lunghi anni al governo nonostante le perenni sconfitte al voto.

 

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