Otto e Mezzo, fango di Severgnini sulla Meloni: "Il tono, lo sguardo... non sono tranquillo"
Ecco che a Otto e Mezzo si parla di Giorgia Meloni. Nella puntata di giovedì 15 settembre Lilli Gruber ha definito "l'ipernazionalismo" un'idea che "mal si concilia" con l'Unione europea "aperta e inclusiva". Un'affermazione che trova d'accordo Beppe Severgnini, suo ospite su La7: "Dio patria famiglia? Io sono credente, amo il mio Paese e sono sposato da 36 anni. Allora io potrei dire 'Dio, patria e famiglia mi vanno bene', ma se urlo 'Dio' puntando il dito contro qualcuno che non crede. Se urlo 'famiglia' dicendo che l'unica famiglia è quella che io ho costruito e se dico 'patria', ossia la mia mentre le altre non vanno bene... Dipende come si dicono le cose".
Il giornalista fa riferimento al discorso della leader di Fratelli d'Italia all'evento di Vox: "Eravamo qui in studio, eravamo tutti basiti. Non sono quelle tre parole che vanno bene. Dipende come le traduci, con che sguardo e come le dici". Da qui la frecciata: "Quelli della Meloni erano toni e sguardi sbagliati, se l'ha cambiato bene, io non sono del tutto tranquillo".
Tornando sulla politica e approfittando della presenza di Letizia Moratti in collegamento, Severgnini snocciola un retroscena. Subito smentito. "So che le hanno proposto il ministero della Salute" alla vicepresidente della regione Lombardia, afferma mentre la diretta interessata smentisce: "Non è vero". Sull'argomento la firma del Corriere della Sera si definisce "convinto che glielo abbiano offerto, ma la dottoressa Moratti è una donna di mondo e sa che certe promesse vanno prese con le pinze… Certo che se dopo le elezioni la deludessero e il prossimo anno si candidasse alla regionali con il Terzo Polo in Lombardia, la cosa si farebbe improvvisamente interessante. Ci sarebbero la destra, il Terzo Polo con Moratti che diventa forte e il centrosinistra, quindi tutto aperto per la presidenza della Regione".
Qui l'intervento di Severgnini sulla Meloni a Otto e Mezzo