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Fabrizio Masia fa a pezzi la sinistra: "Fondi russi? Gli italiani hanno altri problemi"

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Per la sinistra che sperava di colpire il centrodestra con l'ennesimo dossier, arriva una bella batosta. Ospite di Agorà nella puntata su Rai 3 di giovedì 15 settembre, Fabrizio Masia smonta il presunto scandalo. Parlando del documento Usa sui finanziamenti russi a diversi partiti di diversi paesi, il sondaggista di EMG Acqua non ha dubbi: "Quello dei fondi russi in questo momento è un non-tema: scalda molto gli animi dei politici ma le persone hanno ben altri problemi, dalle bollette all'inflazione". 

 

 

Un pensiero comune tra gli esperti, ma anche all'interno della classe politica, al punto da alimentare i sospetti. Il primo a commentare la notizia era stato Matteo Salvini. Il leader della Lega aveva rimandato al mittente le accuse: "Strano che a dieci giorni dal voto arrivino queste fake news, sono dieci anni che ci sono inchieste e non hanno mai trovato nulla perché non c’è nulla". E ancora, diceva Salvini: "Se deve intervenire il Copasir? Facciano quello che vogliono, approfondiscano, chiedano. Io non ho mai preso un rublo, chi aiuta la Lega lo fa in Italia".

 

 

Lo stesso presidente del Copasir, Adolfo Urso, aveva messo a tacere le voci della sinistra: "Mi sono confrontato con l’Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica Franco Gabrielli" sul rapporto dell intelligence Usa che riferisce di finanziamenti della Russia a partiti di Paesi esteri "e al momento non esistono notizie che ci sia l’Italia" tra i Paesi coinvolti. Non solo, perché da sinistra a nutrire forti dubbi è Tommaso Cerno: "O è una cosa seria, che riguarda anni di ingerenze che passano anche dentro i governi di questa legislatura, oppure è una cosa a orologeria che finisce in un attimo".

 

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