Giorgia Meloni, l'avvertimento di Vespa: "Ecco cosa può sconvolgere tutto"
Bruno Vespa fa un'analisi lucida sulle dinamiche che potrebbero cambiare il risultato del voto il prossimo 25 settembre. In un editoriale sul Giorno, Vespa spiega quanto pesa il fattore "reddito di cittadinanza" che a suo dire potrebbe cambiare gli equilibri tra i partiti: "Il Reddito di cittadinanza sconvolge più di sempre gli assetti politici e potrebbe avere un ruolo decisivo nello sgranare le distanze tra i partiti alle elezioni del 25 settembre", spiega Vespa. Poi parla della posizione di Giorgia Meloni: "Ha detto che vuole abolirlo. In realtà, come ha chiarito a 'Porta a porta', vuole fare - come quasi tutti gli altri partiti - una netta distinzione tra assistenza a chi non ha reddito e non può procurarselo (un milione 600mila persone) e chi potrebbe ma non vuole (850mila persone). Ma la frase secca e "tremenda" sull'abolizione del sussidio ha trasformato di colpo Fratelli d'Italia in un partito centronordista, nella tradizionale vasca di coltura del Pd e soprattutto della Lega e ora anche dell'alleanza tra Renzi e Calenda".
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A questo punto Vespa mostra alcune cifre che riguardano il sentiment degli italiani proprio sul sussidio voluto dai grillini: "I sondaggi dicono che due terzi degli italiani sono contrari al Reddito, ma questa percentuale è molto diversa nel Sud e in particolare in Campania. Si comprende pertanto perché Giuseppe Conte abbia scelto Napoli come terra elettorale d'elezione e perché abbia portato il Movimento 5 Stelle a essere virtualmente di gran lunga il primo partito del Mezzogiorno".
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E a questo punto fa la sua prfezia: "Se le previsioni fossero confermate, avremmo almeno due conseguenze. La prima è la fotografia delle solite due Italie che noi ci ostiniamo a rifiutare. La seconda è che la spinta sudista porterebbe il M5s a un formidabile ruolo regionale, a una media nazionale superiore a quella della Lega e a un ruolo di spina nel fianco del Pd al quale lo scudo a sinistra di Bonelli e Fratoianni sembra servire assai poco". Infine aggiunge: "La cosa clamorosa è che cinque anni fa il Reddito portò il Movimento a guadagnare il voto di un italiano su tre e adesso ha ancora la forza per regolare i conti tra i partiti".