Rita Dalla Chiesa contro Fedez: "Quelle parole fanno male, chieda scusa"
"Per me i carabinieri non possono essere toccati in nessun modo, è qualcosa che mi fa male sentire usare quei termini": Rita Dalla Chiesa ha commentato così la richiesta di archiviazione da parte della Procura di Milano in merito alla denuncia contro Fedez per la canzone in cui definiva i carabinieri e i militari "infami e figli di cane". Le espressione forti usate dal rapper, però, rientrerebbero - secondo il pm - nel perimetro legittimo della "critica aspra" e non in quello del vilipendio.
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"È vero che fa parte del linguaggio della musica rap, in tutto il mondo e non solo in Italia. Si tratta di un linguaggio giovanile che possiamo accettare o meno, io non lo accetto ma io non sono giovane. Insomma non mi scandalizzo più di tanto", ha proseguito la conduttrice e figlia del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso 40 anni fa dalla mafia. Parlando delle canzoni di Fedez, poi, ha aggiunto: "A me piacciono, forse quelle parole fanno parte di un pezzo della sua vita in cui neanche si rendeva conto di quello che stava cantando".
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"I ragazzi nelle canzoni dicono a volte cose terribili", ha continuato la Dalla Chiesa, che si è candidata con Forza Italia alle elezioni del 25 settembre. Infine ha dato un suggerimento al noto cantante: "Forse basterebbe che lui chiedesse scusa ai Carabinieri, dicesse che non voleva offenderli".
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