Rita Dalla Chiesa, "mi stanno macellando...": ore infernali, cosa sta vivendo
"Di pessimo gusto. Sicuramente ci sono stati due pesi e due misure": Rita Dalla Chiesa critica la scelta di proiettare un docufilm sulla marcia su Roma al Festival del cinema di Venezia mentre la messa in onda della fiction su suo padre, il generale Carlo Alberto, è stata rimandata per non violare la par condicio, dal momento che la conduttrice è scesa in campo con Forza Italia.
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"Io mi ero rassegnata al blocco per l'uscita della fiction su mio padre perché c'era una legge, e io sto attenta alle regole, ma poi vedere che al Festival di Venezia permettono la presentazione di un documentario come 'Marcia su Roma' lo trovo come minimo poco equo", ha commentato la Dalla Chiesa, sentita dall'Adnkronos. Poi ha spiegato di non voler giudicare le scelte fatte a Venezia ma allo stesso tempo ha aggiunto: "Credo che sia stato uno sbaglio. Un conto è una fiction su un pezzo di storia della nostra vita, di storia italiana, un conto questo documentario. Mi sono resa conto anche io dell'enormità del paradosso".
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Infine ha raccontato un brutto episodio che l'ha riguardata: "Io oggi ero ad una cerimonia in onore di mio padre. Sono talmente ancora sotto scacco delle persone che mi stanno macellando ogni centimetro della carne, del cuore, del cervello, criticando la mia scelta di scendere in politica, che quando mi hanno chiamato sul palco per consegnarmi il riconoscimento avevo perfino paura di salire a prendermi questo fumetto, e ho detto a mia sorella 'vai tu'. Questa cosa però deve finire".
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