Andrea Crisanti si candida col Pd? "E lo trascina in tribunale"
La candidatura di Andrea Crisanti non è passata inosservata. Non c’è dubbio che il virologo sia stato tra i personaggi più preparati, precisi e quindi spesso anche controversi di questa pandemia di Covid. Adesso ha deciso di provare il salto in politica, scendendo in campo con il Pd. È però quantomeno curioso notare che proprio Crisanti è anche l’autore di una perizia che potrebbe risultare decisiva nell’inchiesta che la Procura di Bergamo sta conducendo sulla gestione delle prime fasi del virus.
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Alcuni degli esponenti del Pd potrebbero essere iscritti nel registro degli indagati: che sia forse inopportuna la candidatura di Crisanti proprio con i dem? Non secondo il diretto interessato: “Non ritengo ci sia alcuna inopportunità in questo senso nella mia scelta di candidarmi. La mia è solo una perizia tecnica, durante questi anni ho polemizzato spesso con qualsiasi partito. Non ho mai derogato né mai derogherò alla mia integrità e trasparenza”.
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Il microbiologo ha lavorato oltre un anno su quella perizia di novanta pagine, che è stata depositata in Procura lo scorso gennaio: l’inchiesta dovrebbe essere chiusa in autunno, dopo il voto. “Le valutazioni della scienza sono indipendenti dalla politica - ha dichiarato Crisanti - l’attestato di stima da parte del Pd va al di là dei disaccordi contingenti e riconosce la mia integrità. Dio solo sa quanto ci sia bisogno del contributo di tecnici nel governo del Paese”.