Piero Angela, Costanzo: vi racconto le nostre cene con Tortora
Quando ho saputo che era morto Piero Angela, ho avuto la stessa sensazione che si prova quando t' informano della scomparsa di un amico di tanti anni. Piero Angela, amico di milioni di telespettatori, ma molti di noi, più fortunati, conservano un ricordo più caro che non mille puntate di "Superquark". Avrò avuto vent' anni quando, già giornalista da un po' di tempo, conobbi Piero Angela.
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Ci si vedeva a Roma con un gruppo di amici come Enzo Tortora, Gigi Marsico e altri giornalisti delle radiocronache in un ristorante vicino Piazza del Popolo, "I fratelli Menghi". Non posso dimenticare la radiocronaca che Tortora e Angela s' inventarono della visita del Circo Orfei in Vaticano. Enzo e Piero improvvisarono una radiocronaca sul rischio che le tigri, all'improvviso, graffiassero un famoso dipinto.
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Ci siamo incontrati tante volte con Piero Angela, non solo per occasioni di lavoro. Ricordo che una sera, in casa di un amico, lo ascoltai per ore suonare jazz al pianoforte. Ricordo le molte volte che ha partecipato al “Maurizio Costanzo Show”. L’ultima fu il 28 ottobre 2020 con un collegamento telefonico, dal momento che aveva un altro impegno o un problema, se ben ricordo, di udito. Ho nella memoria una puntata di “S’è fatta notte”, il programma che da anni conduco su Rai Uno, il lunedì a tarda sera. Conversammo a lungo in quella trasmissione dove era ospite anche il giornalista Salvo Sottile. L’ultima volta che invece partecipò al “Maurizio Costanzo Show” in presenza fu il 3 maggio 2015. Ma sono tanti, forse troppi, i ricordi che in queste ore mi tornano alla mente,e mentre scrivo coltivo la certezza che purtroppo di Piero Angela ce n’è stato uno solo. Perché Piero ci donava sempre il suo sapere. Alberto Angela, figlio di Piero, ha oggi comunicato ai social: «Buon viaggio papà». Sì, buon viaggio Piero in un mondo di stelle, di satelliti, di astronavi e di tutta quella scienza che ci hai raccontato e ci hai fatto capire. Ho certezza che a lungo sarai l’unico nella nostra memoria. ©