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Giorgia Meloni, delirio di Scurati: "Usa un trucco patetico"

 Giorgia Meloni

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Antonio Scurati è uno scrittore, vincitore del Premio Strega del 2019. Intervistato da Repubblica, non ci è andato affatto per il sottile con Giorgia Meloni: il tema è sempre lo stesso, quello del fascismo, nonostante di recente la leader di Fratelli d’Italia abbia nuovamente preso le distanze. Una presa di posizione che però non ha convinto Scurati: “È lo scaltro tentativo di rifarsi una credibilità politica”.

 

 

“Un patetico trucco - ha aggiunto - nel senso di inganno, in vista delle elezioni. Anche sul piano della vacuità verbale, sono abiure insoddisfacenti e parziali. Non c’è abiura del fascismo, solo di alcuni aspetti violenti. Ma il fascismo è anche una cultura politica. E una leader che viene da quella storia dovrebbe prendere le distanze anche da quella. E invece Meloni è esattamente nel solco di Mussolini, più che sul fronte del fascismo su quello del populismo. L’opportunismo funambolico, la prontezza a rinnegare, ad abiurare, fu una delle caratteristiche più efficaci del Duce nella sua scalata al potere”.

 

 

Poi Scurati ha condiviso la sua analisi sul perché le destre continuano ad avanzare: “Un processo che va avanti dalla fine degli anni Novanta, da quando l’orizzonte dell’Occidente europeo si è immalinconito. Hanno cominciato a  prevalere le passioni tristi, le paure, i rancori ed è lì che si sono rafforzati i partiti che non hanno idee proprie ma mettono in atto la supremazia tattica del vuoto, guidano le masse seguendole e soffiando su queste passioni tristi. Proprio come fece Mussolini cent'anni fa”.

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