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Monica Cirinnà, i 24mila euro nella cuccia del cane? "Perché li rivoglio"

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Torna a tenere banco il caso dei 24mila euro trovati ad agosto di un anno fa nella cuccia del cane della residenza toscana della senatrice Monica Cirinnà e del marito Esterino Montino, sindaco di Fiumicino. Quei soldi, suddivisi in 48 banconote da 500 euro, sono stati oggetto di indagine, con il pm del tribunale di Grosseto che non ha rilevato alcun reato chiedendo l’archiviazione al gip.

 

 

La questione non è però conclusa: ora la senatrice del Pd vuole quei soldi. “Erano nella mia proprietà e dunque sono miei”, ma il giudice non la pensa allo stesso modo e li ha fatti confiscare. La Cirinnà vorrebbe usarli per scopi benefici, aiutando il centro antiviolenza Olympia ste Gouges, impegnato nella prevenzione e nel contrasto della violenza contro le donne nella zona di Grosseto. L’istanza presentata dalla senatrice dem per avere quei 24mila euro è stata respinta, anche perché a complicare ulteriormente la questione è la modalità di ritrovamento dei soldi.

 

 

Erano stati il primogenito della Cirinnà e un operaio a scovarli mentre effettuavano dei lavori nella residenza toscana. Secondo il gip dovrà essere il tribunale a sbrogliare la matassa: a rigore di legge i 24mila euro dovrebbero essere divisi in parti uguali anche con chi li ha trovati. Quindi la questione è ancora lontana dall’essere risolta, con la senatrice dem che dovrà affrontare altre udienze per riuscire a recuperare i soldi e utilizzarli per scopi benefici.

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