Prima Corrado Formigli, poi Rula Jebreal, in mezzo diversi esponenti del Pd: tutti uniti nella vergogna di strumentalizzare l'orrore di Civitanova Marche, il brutale omicidio dell'ambulante Alika Ogorchukwu, contro il centrodestra, contro "i sovranisti", ovvero contro Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Operazione di basso, bassissimo livello. Anzi infimo. Ma tant'è, l'operazione è tutt'ora in atto.
Controcorrente, Maglie: "Di cosa può essere accusata la Meloni", pericolo enorme
"Una strategia forte". La definisce così Maria Giovanna Maglie la posizione di Giorgia Meloni in merito...E fa specie vedere che tra quelli che aprono il fuoco contro "le destre" e i loro leader, c'è anche Oscar Giannino, il giornalista e fu leader di Fare per fermare il declino. Bene, si dà il caso che Giannino, sui social, scriva quanto segue: "Che un ambulante invalido nigeriano selvaggiamente ucciso in strada da un italiano nell'indifferenza dei presenti diventa tema di campagna elettorale mi fa orrore. È un doloroso doppio schiaffo a chiunque abbia un grammo di sensibilità umana, di cui molti fan di Salvini sono privi", conclude.
E si trasecola: ma come, prima dice di provare "orrore" per il fatto che l'omicidio di Civitanova venga usato per far politica, e poi de facto Giannino fa la medesima operazione, insultando i leghisti ed elettori di Salvini? A rispondergli, per inciso, ci pensa Maria Giovanna Maglie: "Diciamo che gli fa orrore usare temi strumentali in campagna elettorale, ma che subito dopo lo fa, dimenticando l'orrore", lo sistema aggiungendo l'hashtag "moralisti a comando". Touchè.