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Meloni demolisce Formigli sull'orrore a Civitanova: "La deve pagare cara"

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Sono tanti, quelli pronti a tutto in questa campagna elettorale. Soprattutto a sinistra: pronti a tutto per tentare di fermare la probabile, possibile, vittoria del centrodestra unito. E così in questi primi giorni di contesa stiamo assistendo ad articolesse su ombre russe. Fanghiglia. Poi, ovvio, l'onda nera e la minaccia del ritorno del fascismo. Deliri assoluti. Ma tant'è, ci siamo abituati: il ritornello non cambia da anni. Anzi, decenni.

 

E tra i pronti a tutto, con discreta evidenza, si schiera Corrado Formigli, uno che ha sempre picchiato durissimo contro il "nemico" di centrodestra: si pensi all'eterna querelle con Matteo Salvini oppure all'inchiesta-patacca di Fanpage su Fratelli d'Italia a cui ha dato lo spazio che di solito si riserva ad avvenimenti epocali. O almeno seri. 

E così, ecco che dopo l'orrore di Civitanova Marche - l'ambulante ammazzato a stampellate e a suon di ginocchia premute sul cranio -, Formigli la butta in politica. In modo scomposto. Vergognoso: "Nigeriano invalido massacrato a bastonate da un italiano a Civitanova Marche. Attendiamo post indignati di Matteo Salvini e Giorgia Meloni", ha cinguettato. 

 

Una bassezza con pochi precedenti. Soprattutto in considerazione del fatto che, da parte della Meloni, un commento è arrivato: "Non ci sono giustificazioni per tale brutalità. Mi auguro che l'assassino la paghi cara per questo orrendo omicidio. Una preghiera per la vittima". Formigli ora che dice?

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