In Onda, Draghi fa godere Paolo Mieli: "Sublime, ogni parola un pugno nello stomaco"
"Per Draghi è stata una giornata strepitosa": Paolo Mieli ha parlato delle frenetiche ore del premier al Senato, delineando prospettive per nulla negative per il futuro del banchiere. Ospite di In Onda, in particolare, lo storico ed editorialista del Corriere della Sera ha spiegato: "Ha fatto un discorso memorabile, asciutto, secco, senza fare sconti a nessuno. E la replica è stata sublime: brevissima, ma ogni parola era un pugno nello stomaco".
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Mieli ha fatto notare come in realtà già ieri c'era qualcosa che non andava: "L'incontro prima con Letta e poi con Mattarella aveva già disturbato il centrodestra. Secondo me anche per questo Draghi ha fatto questo discorso, che aveva anticipato nei toni quando ha ricevuto la delegazione del centrodestra". Lo storico, poi, ha spiegato che probabilmente non sarebbe potuta andare diversamente: "Dopo la giornata del piagnisteo dobbiamo domandarci: ma qual era l'alternativa? Avere Draghi presidente del Consiglio altri 6-8 mesi, ma in che modo? Sarebbero stati i mesi peggiori di questa legislatura".
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Secondo l'editorialista del Corsera, insomma, andare avanti avrebbe solo danneggiato il premier: "Gli avrebbe fatto fare una brutta figura davanti all'Italia e al mondo. Oggi invece ne esce a testa alta, il suo discorso verrà riletto e riascoltato. Continua così a essere una persona spendibile".
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