Mario Draghi a Città della Pieve, "ma che comanda lui?": odiato a casa sua
Nemo propheta in patria, tanto meno Mario Draghi. A L'aria che tira Estate, su La7, Francesco Magnani lancia un velenosissimo reportage da Città della Pieve, il buen retiro umbro del premier. Qui viveva con la moglie Serenella una volta mollata la poltronissima della Banca centrale europea, a Francoforte. E qui torna appena può scappare dai guai e dai veleni romani di Palazzo Chigi. Draghi è nell'occhio del ciclone: per sua stessa ammissione, ha intenzione di dimettersi una volte venuta meno, di fatto, la fiducia politica del Movimento 5 Stelle nei suoi confronti.
Draghi a Città della Pieve, guarda il video di L'aria che tira
A Città della Pieve fino a ieri erano tutti disposti a difendere a spada tratta "il signor Draghi", cittadino qualunque che si muove quasi anonimo nel borgo, tra una spesa al supermercato e una uscita per andare a messa. Ma secondo l'inviato dell'Aria che tira, c'è anche chi inizia a mugugnare sottolineando qualche vezzo che, facendo la tara "politica", potrebbe apparire oggi un vizio. Proprio come il proposito di lasciare "per coerenza" viene letto, da molti detrattori, come una evitabile prova di forza muscolare contro Giuseppe Conte.
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"E' l'unico che potrebbe tirarci fuori da questi problemi", recrimina un intervistato. Il sindaco Fausto Risini aderisce all'appello dei primi cittadini per far restare SuperMario al suo posto, cioè Roma. "Abbiamo in comune il macellaio - spiega invece un 'vicino', andando sul personale -, solo che lui prende le salsicce senza sale. Le vuole in quel modo". "Mio fratello doveva andare a prendere le salsicce e i carabinieri non l'hanno fatto passare - si lamenta un altro residente -, ha dovuto litigare con il maresciallo. Ora voglio dire: ma che comanda lui a Città della Pieve? Ci sta di casa, è un cittadino come un altro".
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