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Rettifica, Massimo Cacciari e le voci sulla casa e la compagna: "Smentisco tutto, notizia falsa"

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Massimo Cacciari

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In merito all'articolo pubblicato su Liberoquotidiano.it, in data 27 giugno, dal titolo "Massimo Cacciari, Dago-bomba: "Perché sbrocca in tv? Si dice che la compagna...", riceviamo e pubblichiamo la smentita della notizia e ci scusiamo con i diretti interessati. 

Spett.le Editoriale Libero S.r.l. formulo la presente in nome e per conto del Prof. Massimo Cacciari, il quale mi ha incaricato di assisterlo in relazione alla pubblicazione sul Vostro sito dell’articolo datato 27.06.2022, intitolato “Massimo Cacciari, Dago-bomba: “Perché sbrocca in tv? Si dice che la compagna…”, il cui testo di seguito si riporta integralmente. “Sapete perché Massimo Cacciari “sbrocca” sempre in televisione ultimamente? Il proverbiale caratteraccio del filosofo non c’entra, cosi come la sa irascibilità non dipenderebbe dalla sua esuberanza dialettica né dalla convinzione, intima e tacita, che gli altri interlocutori non siano mai al suo livello. E’ Dagospia a sganciare la bomba molto privata: tutta “colpa” della sua…compagna. “Il grande filosofo Massimo Cacciari affitta la sua casa nel centro di Venezia (sestiere Dorsoduro) come b&b”, scrive il sito gossip politico e televisivo fondato e diretto da Roberta D’Agostino, aggiungendo poi una buona dose di malizia alla notizia che, di per sé, non appare esplosiva. “Poverino, le super pensioni acculate da ex deputato del Pci e quella da docente universitario non gli bastano per vivere…E pensare che il suo collega Diogene viveva in una botte. Ma quello era il Cinico.”, Ma è nella coda che si annida la dose maggiore di veleno. “Pare che il sommo filosofo ora abiti stabilmente a Milano, dove la compagna avvocato lo costringe a vivere more uxorio”. Cacciari è noto per il fascino scapigliato dell’intellettuale esercitato su donne giovani e meno giovani, anche in virtù del mix letale di irruenza quasi ferina e pause meditabonde da professorone, incorniciato da folta chioma e barba fintoselvaggia da “bello e dannato”. La compagna, ora, lo farebbe invece rigare dritto e “sarebbe questo – assicura Dago – il motivo per cui sempre più spesso sbrocca in tv”.

Premetto che la notizia è falsa, in quanto la casa alla quale Dagospia fa riferimento non è infatti più di proprietà del Prof. Cacciari, essendo essa stata venduta nel 2012. Il mio Assistito è ora dunque proprietario di una diversa unità abitativa, situata nel medesimo immobile, non adibita però a bed & breakfast. Si tratta di informazioni facilmente verificabili da una semplice visura catastale. Da una notizia falsa, peraltro, si è costruito un contenuto evidentemente denigratorio e lesivo della reputazione del professor Cacciari. In particolare, infatti, è chiaro sin dal contenuto della notizia che sia Voi sia Dagospia Vi rendete conto di come attribuire al professor Cacciari un’attività turistica in Venezia, in sé perfettamente lecita, nel particolare contesto veneziano di over tourism e di difficoltà per la città e i suoi abitanti, voglia dire distorcere l’effettiva identità personale del mio Assistito, il suo percorso civico e politico per la città. Lo stesso, infatti, negli anni si è speso in prima persona per denunciare criticità e abusi delle affittanze turistiche, auspicando maggiore regolamentazione del settore e criticando anche i concittadini che ricorrono massicciamente a questo strumento di reddito invece che preferire diverse soluzioni che garantirebbero agli abitanti maggiori possibilità di vivere una città afflitta da un drammatico spopolamento. È poi evidentemente denigratorio l’attribuire al professore tale attività in quanto “non gli bastano per vivere” le “super” pensioni accumulate. Allo stesso viene dunque attribuita una particolare avidità e grettezza. In conclusione, non si può che censurare anche l’affermazione secondo cui “la compagna avvocato lo costringe a vivere more uxorio” sicché lui per questo “sbrocca” perché nel suo intento trascende ogni diritto di critica e satira, non essendo in alcun modo collegata con i fatti narrati, essendo cosi priva di continenza con i fatti in sé. 

Avv. Giovanni Montanaro

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