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Federico Rampini mette in guardia su Xi Jinping: "Come ci strangolerà"

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Oltre a Vladimir Putin, la Nato ha delineato un nuovo nemico: Xi Jinping. Ospite di Agorà, programma mattutino in onda su Rai3, Federico Rampini svela l'ultima novità emersa dal vertice dell'Alleanza atlantica: "La Cina è un altro potenziale pericolo, questo non significa che siamo in guerra con Pechino ma che non dobbiamo essere ingenui visto che Xi Jinping ha tanti modi di attaccarci e la Nato sta iniziando a pensare a come difendersi". Tra questi, per la firma del Corriere della Sera, c'è l'invasione di Taiwan. A suo dire la mossa cinese "ci strangolerebbe perché avremmo penuria di semi-conduttori che fanno funzionare tutto quello che abbiamo, basta pensare ai telefonini e alle automobili".

 

 

Ma non solo, perché la Cina pratica "lo spionaggio industriale, l'hackeraggio...". Spazio poi a Svezia e Finlandia, quelli che Rampini definisce "due popoli di antica tradizione liberale", che hanno visto "il pericolo in faccia con quello che ha fatto e che continua a fare ogni giorno Putin". Qualche giorno fa, proprio sulla guerra in Ucraina, il giornalista aveva perso le staffe.

 

 

Il motivo? L'invio di armi da parte dell'Italia: "Bisognerebbe dire la verità e spiegare come stanno le cose - era il suo ragionamento -. Noi come Italia stiamo finanziando Putin. Comprando il gas dalla Russia stiamo pagando Putin e stiamo arricchendo Mosca. Tutti soldi che servono al Cremlino per portare avanti il conflitto". Il vero obiettivo russo e cinese? "Un nuovo ordine progettato su misura per i loro interessi imperiali".

 

 

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