Quarta Repubblica, Vittorio Sgarbi: "Fino a 18 anni nessuno deve farlo". Da non credere: secondo lui...
Da sempre in prima, anzi primissima linea, contro il reddito di cittadinanza, l'assegno grillino che ha determinato drammatiche storture nel nostro Paese, tra truffe e un clamoroso disincentivo nel cercare un nuovo impiego. E quello da sempre in primissima linea contro la misura assistenzialista è Vittorio Sgarbi, il vulcanico critico d'arte...
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E nella serata di ieri, lunedì 27 giugno, ecco che Vittorio Sgarbi era ospite in collegamento di Nicola Porro, per l'ultima puntata stagionale di Quarta Repubblica, il programma di Rete 4 che con la fine di giugno se ne va in vacanza. Si è parlato di guerra, centrodestra, amministrative, ballottaggi, scissioni grilline. E di reddito, appunto.
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E il critico d'arte, per mostrare ancora una volta la sua contrarietà, sceglie un'argomentazione differente, inedita, facendo leva sul fatto che prima del lavoro, prima del mestiere e dell'impiego, ci dovrebbe essere lo studio. "C'è una pigrizia del benessere, oggi la dignità è meno importante di un falso benessere - premette -. Fino a 18 anni nessuno dovrebbe lavorare perché deve formarsi e conoscere", conclude Vittorio Sgarbi nel suo elogio dell'erudito, ossia tutto il contrario del grillino...