Federico Rampini contro Biden: "Sotto assedio delle lobby, via i dazi alla Cina. Il prezzo è altissimo"
"Joe Biden sta prendendo seriamente in considerazione l'ipotesi di abolire almeno in parte i dazi doganali sui prodotti made in China con la Cina introdotti dal suo predecessore Donald Trump. L’obiettivo, confermato dalla Casa Bianca", spiega Federico Rampini in un video pubblicato sul sito del Corriere della Sera, "è quello di cercare di dare un freno ai rialzi dei prezzi al consumo che stanno crescendo dell'8,6 per cento negli Stati Uniti".
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Secondo il giornalista si tratta di una "concessione unilaterale degli Usa alla Cina perché Biden non chiederebbe a Xi Jingping delle contropartite". Ma, aggiunge Rampini, si tratta anche di una "concessione che il presidente degli Stati Uniti farebbe alle tanti lobby che premono per rinsaldare i robusti legami con la Cina che hanno da almeno trent'anni".
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Attenzione però, perché questa mossa avrebbe comunque una "efficacia contro l'inflazione" "molto modesta. Di un quarto di punto, lo 0,25 per cento, del caro vita". Il problema, conclude Federico Rampini è che "Biden deve fare qualcosa. È ormai un presidente assediato". Ma togliere i dazi alla Cina avrà un "prezzo", e "apre un nuovo fronte con la destra repubblicana". Biden, prevede il giornalista, "sarà accusato di essere un presidente debole con la Cina, un presidente che non è capace di difendere gli interessi nazionali".