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Lucio Caracciolo e i putiniani d'Italia: "Deprimente", una pesantissima strocatura politica

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Continua a tenere banco la questione delle liste dei "filo putiniani" pubblicate dal Corriere e dal salotto di Otto e Mezzo condotto da Giovanni Floris sono partite le scintille. Su Adolfo Urso, presidente del Copasir, si è concentrato il fuoco incrociato dello stesso conduttore e degli altri ospiti Antonio Padellaro, Aldo Cazzullo e Lucio Caracciolo. Urso, visibilmente imbarazzato, ha cercato di spiegare che non si tratta di una lista di proscrizione, ma di un documento sulle fake news, ma di fronte all'incalzare dei giornalisti ha provato a deviare il discorso parlando delle differenza tra Copasir e Copaco, della loro storia e delle relazioni fatte sulla cyber sicurezza. 

 

 

Proprio a questo punto il direttore di Limes ha sbottato: "Ma che c’entra questo con le opinioni sul Papa o sulla Rai?!". Appena Floris gli ha dato la parola ha commentato: "Il Copasir dovrebbe occuparsi di cose più importanti. Noi siamo concentrati su questa storia in cui non si capisce dove finisce la notizia falsa e inizia la disinformazione. Una cosa abbastanza deprimente".

 

 

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